Attività motoria, Nutrizione e Integrazione nella III età

Descrizione:

Ippocrate di Kos ( 460 a.C-377°a.C), sosteneva che uno stato di buona salute dipendeva dal conforto di una sana alimentazione e di una regolare attività fisica.
A maggior ragione nella senescenza.
Il valore della prevenzione, espressa massimamente in un’igiene di vita coerente e rispettosa dell’età, riconosce dunque nell’alimentazione, nel movimento e nell’integrazione nutrizionale i cardini più efficaci per rendere questa stagione meno gravata da infermità e riduzione dell’autonomia e dell’autostima.
Nel 2000, una stima dell’ONU conferiva all’Italia la più alta percentuale di ultrasessantenni, riconducibile a oltre il 24% della popolazione.
Con proiezioni, al 2050, di oltre il 46,2%.
Non a caso, accanto al miglioramento delle cure farmacologiche, si stanno affermando, come fattori insostituibili e fondamentali la riduzione del fumo, dell’alcol, il controllo qualitativo della riduzione del peso corporeo e, soprattutto, l’enorme valore di una sana alimentazione, di una corretta, regolare e specifica attività fisica e di un integrazione nutrizionale sana e corretta.
In coerenza con gli interventi bio-sociali richiesti e apprezzati dalla nascente Green Economy dell’Unione Europea, oltre che confermati dall’OMS.